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Rifiuti: le ultime novità del D.Lgs 116/2020 “Decreto Rifiuti”

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 3 settembre 2020 n. 116 (cosiddetto “Decreto Rifiuti”) che, attuando due delle quattro direttive europee del Pacchetto Economia Circolare, riscrive la disciplina sulla gestione dei rifiuti.

Con questo decreto viene infatti ad essere modificata in modo sostanziale la parte IV del D.lgs n.152/2006 (Testo Unico Ambientale) e a questo nuovo testo saranno tenuti ad adeguarsi tutti i soggetti pubblici e privati che producono, trasportano e trattano i rifiuti.

Di seguito si riporta una sintesi dei punti principali del decreto.

Viene riformato il sistema della responsabilità estesa del produttore con la finalità di includere nel costo del prodotto anche i costi del fine vita ed incentivare i produttori, al momento della progettazione dei loro prodotti, a tenere conto della riciclabilità, della riutilizzabilità e della riparabilità. Con un successivo decreto verrà istituito il Registro nazionale dei produttori al quale i soggetti sottoposti ad un regime di responsabilità estesa del produttore sono tenuti ad iscriversi.

Sono modificate alcune definizioni, a partire da quella di rifiuto urbano ma anche di rifiuto organico, deposito temporaneo prima della raccolta, compost e digestato.

Vengono definiti gli obiettivi di gestione degli imballaggi, sistemi di riutilizzo, adesione a consorzi e sistemi autonomi.

Viene reso ufficiale il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti imperniato sul Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito attraverso la piattaforma telematica dell’Albo nazionale gestori ambientali. Le caratteristiche e le tempistiche di adesione al nuovo Registro  verranno definite con un prossimo Decreto Interministeriale.

Fino all’entrata in vigore del Registro elettronico nazionale si continueranno a compilare i registri di carico/scarico e formulari con le modalità ad oggi in uso. Cambia solo la tempistica di conservazione che passa da cinque a tre anni.

L’obbligo di compilazione del MUD viene confermato, stabilendo che con successivo decreto saranno definite le modalità di coordinamento con il Registro elettronico nazionale.

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