Ogni telecamera posta in un luogo pubblico o privato, per qualunque finalità, deve essere segnalata tramite  “cartelli di avvertimento videosorveglianza”. Infatti tutte le persone che vengono riprese dalle telecamere devono essere ben consapevoli del fatto che è in funzione un sistema di videosorveglianza.

Per informazioni rivolgersi a R. Zampiccinini (zampiccinini@oikos-scrl.it) – centralino 0521 291590.

COME POSIZIONARE I CARTELLI

Il processo di gestione di un sistema di videosorveglianza costituisce un trattamento di dati personali che può presentare rischi elevati per i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche.

È quindi necessario applicare con grande cura ed attenzione gli obblighi di trasparenza e informazione che il Regolamento 2016/679 (GDPR) stabilisce per i titolari del trattamento.

Le informazioni più importanti andranno riportate sui cartelli di avvertimento videosorveglianza. I cartelli dovranno essere visibili (e leggibili anche di notte se la videocamera può effettuare riprese notturne) e saranno posizionati immediatamente prima che l’interessato possa entrare nell’area videosorvegliata.

Non è necessario rivelare l’ubicazione della telecamera  purché non vi siano dubbi su quali zone sono soggette a sorveglianza: ogni interessato deve poter sempre stimare quale zona sia coperta da una telecamera in modo da evitare la sorveglianza o adeguare il proprio comportamento.

CONTENUTI DEI CARTELLI

Le linee guida EBPD (Comitato europeo per la protezione dei dati) propongono un modello di cartello precisando che si tratta di un “esempio” e di un “suggerimento non vincolante”.

Pur non essendo vincolante questo cartello consente di dare agli interessati una corretta informativa sintetica (o di primo livello). Le linee guida europee prevedono che l’avviso debba:

• identificare il “titolare del trattamento” e, nel caso, il suo rappresentante;
• specificare la finalità della sorveglianza;
• informare l’interessato dell’esistenza dei suoi diritti;
• riportare informazioni sugli aspetti più impattanti del trattamento, quali ad esempio: gli interessi legittimi perseguiti dal titolare o da una terza parte;
• menzionare chiaramente se le immagini vengono registrate e riportare informazioni sugli aspetti del trattamento che potrebbero non essere ovvi e scontati per l’interessato, ad esempio: se sia prevista la trasmissione dei dati a terzi (in particolare se al di fuori dell’UE) e il periodo di conservazione. In assenza di queste specifiche l’interessato potrà supporre che esista il solo monitoraggio dal vivo (senza alcuna registrazione o trasmissione di dati a terzi);
• fornire informazioni di contatto del titolare (e anche del DPO se presente) e dare tutti i riferimenti per la consultazione dell’informativa estesa, sia essa raggiungibile online o offline.

L’EDPB suggerisce inoltre di inserire nell’informativa sintetica un QR code che indirizzi all’informativa estesa o che fornisca l’indicazione di un sito web o altra indicazione utile per poterla reperire con immediatezza (e possibilmente senza dover necessariamente accedere all’area di ripresa). In ogni caso, comunque sia resa disponibile, l’informativa estesa dovrà contenere tutte le informazioni di cui all’art. 13 GDPR.

Per avere info sui nostri servizi in materia di Privacy, per predisporre il Registro dei trattamenti, le procedure privacy, e le informative privacy, ecc. rivolgersi a Dott.ssa R. Zampiccinini (zampiccinini@oikos-scrl.it ) – centralino 0521 291590.

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